Dire che il mercato dei social network è saturo è un eufemismo, dopo l’assertazione dei giganti Facebook (ora Meta) e Twitter (ora X), nuove piattaforme sono arrivate, alcune per rimanere (Instagram, TikTok), altre per cedere il passo e scomparire nell’ennesima trovata pubblicitaria (ClubHouse, BeReal), ma tutte sempre con l’obiettivo comune di rivoluzionare il mercato, di puntare al futuro.
Il mese scorso è stata lanciata un’app che ha esattamente l’obiettivo opposto: Noplace, questo il nome, nasce direttamente dalle ceneri di MySpace.
Il Legame col Passato
La caratteristica principale che lo lega al vecchio social è la personalizzazione del profilo, permettendo di alterare il layout a proprio piacimento sia da un punto di vista grafico che cromatico. I preset disponibili hanno comunque un forte richiamo allo stile Y2K, che dopo 20 anni comincia ad essere romanticizzato dalla Generazione Z.
All’interno dei profili possono essere aggiunti dei tag, chiamati “stars”, dove l’utente condivide i suoi interessi. Tra il proprio segno zodiacale, gli hobbies e i propri fandom preferiti, è compresa anche una sezione “Top 10 amici”, che ricorda la top 8 di Myspace.
No Foto, No Video
La scelta principale che lo contraddistingue dal resto delle altre piattaforme è l’impossibilità di caricare post in formato video o foto, solo ed unicamente blocchi di testo. L’interfaccia minimale, oltre ad offrire un’esperienza simile a Twitter, permette di indicare lo stato della propria relazione, la canzone che si sta ascoltando, il libro o la serie del momento.
La CEO Tiffany Zhong vuole allontanarsi dai media moderni per focalizzarsi sull’unicità della singola persona, e forse in futuro anche di aziende e corporazioni.
Powered by AI
Da tempo gli utenti dei maggiori social network si lamentano per la presentazione del feed personale, in quanto risulterebbe randomico e quindi difficile da prevedere quando e se sarà possibile visualizzare i nuovi post di amici e creator preferiti.
Noplace, per contrastare questa tendenza e approfittare di una lacuna dei competitor, utilizza sistemi basati sull’AI, capaci di riassumere in ordine cronologico inverso tutti gli aggiornamenti delle ore precedenti sui due diversi feed presenti, ovvero, quello degli amici e quello globale, evitando il rischio di perdere contenuti importanti per l’utente.
Conclusioni
Come farà questa nuova piattaforma a non fare la fine dei suoi predecessori? L’estrema semplicità delle sue funzioni potrebbe accogliere il pubblico moderno dei social che tende a sottoutilizzare i propri profili, passando più tempo sulla sezione di messaggistica di quanto non faccia sulle storie o sul feed principale.
Questo perché più i contenuti presenti sono professionali o curati, maggiore è la difficoltà da parte dell’utente di interagire in prima persona, rimanendo un consumatore di contenuti ma senza postare i propri.
Noplace ha quindi tutte le carte in regola per diventare rilevante e attirare sempre più pubblico, mettendosi dunque sotto l’occhio giudice di noi esperti di marketing per comprendere le sue potenzialità e come intercettare questo nuovo fenomeno di mercato.